Test diagnostici rapidi in farmacia: Un grande servizio ma attenzione!
- Dott. G. Ceccarelli
- Nov 30, 2020
- 3 min read
Updated: Sep 22, 2021
Da quando la Regione Lazio ha autorizzato l’esecuzione in farmacia di test antigienici e sierologici, siamo stati contattati da molti di Voi farmacisti, per confrontare le nostre idee a riguardo.
Pur riconoscendo l’utilità ed importanza di questo servizio, soprattutto in ottica di contact tracing e di dare la possibilità ai cittadini di eseguire screening più veloci ed accessibili, dal confronto sono emerse alcune criticità e problematiche operative, tali da delineare diversi scenari di rischio.
In quest’ottica, per chi fosse intenzionato ad attivare questo servizio, abbiamo riportato le principali questioni in merito, da Voi stessi sollevate, al fine di consentire una riflessione più approfondita e completa sull’attuazione operativa:
1. È necessario interpellare preliminarmente il Vostro Responsabile della Sicurezza sia per adeguare il D.V.R. sia per adottare tutte le ulteriori misure protocollari necessarie per l’espletamento del servizio di screening, al fine di omologare la farmacia alle vigenti misure di sicurezza per tutelare la salute Vostra, dei dipendenti e dei clienti;
2. Le farmacie che somministreranno ai pazienti i tamponi rapidi dovranno rispondere a precisi criteri e requisiti: personale specializzato e dedicato che possa dedicarsi esclusivamente a questa attività, avere a disposizione dei locali con percorsi separati di entrata e uscita oppure allestire un gazebo all’esterno.
3. Il tampone od il test sierologico (che si effettua con prelievo venoso o capillare) può essere eseguito unicamente da un “operatore sanitario” specializzato ed autorizzato (quindi, un medico, un biologo specializzato, un infermiere specializzato ed iscritto al relativo Albo professionale e che dovrà essere in possesso di un’adeguata assicurazione per la responsabilità civile e professionale).
Il farmacista non può effettuare personalmente i tamponi ed i test, ma solo eventualmente assistere il cliente nell’auto test sierologico.
Infatti, a norma dell’art. 14 del Codice Deontologico, il farmacista, pur definito “operatore sanitario”, collabora con le autorità coadiuvandole nel raggiungimento dei loro obiettivi e partecipa a iniziative di educazione sanitaria, farmacovigilanza, prevenzione, difesa dell'ambiente e protezione civile. L’art. 102 del T.U.L.S. (Testo Unico delle Leggi Sanitarie) stabilisce che “il conseguimento di più lauree o diplomi dà diritto all’esercizio cumulativo delle corrispondenti professioni o arti sanitarie, eccettuato l’esercizio della farmacia che non può essere cumulato con quello di altre professioni o arti sanitarie”.
Quindi, dobbiamo dedurre che al farmacista è vietato cumulare più di un’arte sanitaria in farmacia (farmacista e infermiere) neppure acquisendo specializzazioni, in quanto ciò non sarebbe comunque possibile.
4. È necessario stipulare un contratto di collaborazione tra la farmacia e l’operatore sanitario specializzato ed abilitato, munito di assicurazione professionale per R.C., con espressa declaratoria di assoluta autonomia dello stesso e conseguente malleva del farmacista da ogni responsabilità (compresa quella della “culpa in vigilando”).
5. Per quanto concerne il costo/compenso dell’operatore sanitario incaricato, esso deve essere stabilito con il suddetto contratto di collaborazione: al momento, è stato osservato un range indicativo del costo che oscilla tra € 18,00 ed € 25,00 l’ora (ma può arrivare anche ad € 45/50 all’ora per i medici).
6. È necessario emettere uno scontrino fiscale e/o una fattura, al momento della riscossione del corrispettivo, con inoltro al sistema TS Tessera Sanitaria se richiesto dal cliente; in quest’utlimo caso specifico, il pagamento deve avvenire con sistema tracciabile (POS, carta di credito, assegno bancario)
7. Si deve stipulare un contratto con una società specializzata nello smaltimento dei "Rifiuti Speciali" che derivano dall’esecuzione dei test.
8. Per l’espletamento del servizio, occorre organizzare il sistema di prenotazione per evitare assembramenti, indicando il tipo di test rapido che si intende effettuare: all’esito del test, con il risultato ottenuto, il farmacista dovrà poi sbrigare la fase procedurale prescritta, come l'inserimento dei dati nel portale della Regione.
Lungi dal voler costituire una espressione di opinioni personali o professionali sull’argomento trattato, si ribadisce che la finalità del presente articolo è di costituire un “breviario” delle principali questioni sottese all’espletamento del servizio in questione, così da agevolare la Vostra professione.
Restiamo sempre a Vostra completa disposizione, sia per ulteriori confronti che per per fornire un sostegno nella eventuale Vostra decisone di adesione al servizio in parola.
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