Tamponi in farmacia: le contrattualizzazioni più efficaci

In concomitanza con l’emergenza epidemiologica in atto, si stanno intensificando le richieste di contrattualizzazione di personale, per lo svolgimento delle attività amministrative e di screening COVID-19.

Pertanto, si pone il problema di individuare le modalità di inserimento in azienda più consone, in considerazione della temporaneità dell’esigenza.

Di seguito lo Studio Ceccarelli intende proporre un elenco di possibili soluzioni da adottare, con relative caratteristiche, evidenziando in quali casi possono essere attivate:

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Le soluzioni proposte sono presentate in ordine crescente di tutela per la farmacia.

Le prime rappresentano una scelta di minore rischio, per eventuali contenziosi con i lavoratori (su inquadramento e retribuzione) e/o con gli organi ispettivi, ma scontano le rigidità tipiche della tipologia contrattuale adottata.

Le ultime, invece, risultano essere maggiormente flessibili, in termini di attivazione e trattamenti economici da riconoscere, ma espongono maggiormente a potenziali rischi di rivendicazioni.

È possibile assumere personale già occupato nel Pubblico (es. Ares, Celio)? No, a meno che non sia presente un via libera documentale redatto da parte dell’Ente pubblico stesso (raramente concesso).

Quali soluzioni consiglia lo Studio Ceccarelli?

Nelle casistiche in cui è stato indicato “NO” per le attività amministrative, riteniamo che lo strumento contrattuale non sia compatibile; le attività meramente amministrative non si prestano ad essere gestite nelle forme di lavoro autonomo (partita iva, collaborazione e prestazione occasionale), in via esclusiva.

Il consiglio dello Studio Ceccarelli è quindi di limitare tali tipologie di contratto soltanto alle casistiche in cui effettivamente ci sia autonomia del prestatore.

I nostri professionisti restano a disposizione per fornire il supporto necessario nell' individuazione della casistica più adatta al caso concreto.